Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'associazione per delinquere si configura quando vi è un preventivo accordo tra almeno tre persone finalizzato all'attuazione di una serie indeterminata di delitti, a prescindere dalla commissione dei singoli reati fine. La partecipazione all'associazione criminosa può essere desunta da elementi esteriori, quali la presenza di una struttura organizzativa, la divisione dei ruoli o la stabile partecipazione ai reati fine, senza che sia necessaria l'individuazione di tutti i compartecipi al momento dell'autorizzazione delle intercettazioni. Inoltre, le intercettazioni telefoniche disposte dopo la richiesta di proroga delle indagini e prima del provvedimento del giudice sono utilizzabili medio tempore, anche in assenza di una notifica della richiesta di proroga, salvo il caso in cui la proroga venga successivamente negata. Il giudice del riesame, nel valutare la legittimità del provvedimento cautelare, deve fare riferimento alla situazione di fatto esistente al momento dell'adozione del provvedimento, senza considerare eventuali fatti sopravvenuti.