Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21247 del 17 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:21247PEN

Massima

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Il diritto di critica professionale, esercitato in buona fede e con modalità appropriate, esclude la configurabilità del reato di diffamazione, anche quando le espressioni utilizzate attribuiscano connotati riprovevoli alla condotta dei soggetti criticati, purché la critica sia rivolta agli organi competenti a valutare l'operato professionale e non abbia carattere meramente diffamatorio. L'esercizio di tale diritto è legittimo anche quando il soggetto che formula la critica abbia appreso in via informale, ma in buona fede, di presunte condotte scorrette dei colleghi, senza che sia necessario l'accertamento della effettiva sussistenza di tali condotte, essendo sufficiente la ragionevole convinzione del soggetto critico. In tali casi, la valutazione della legittimità dell'esercizio del diritto di critica deve tenere conto del pregresso rapporto conflittuale tra le parti, idoneo a giustificare la fiducia riposta dal soggetto critico nelle informazioni ricevute, nonché della correttezza formale e sostanziale della comunicazione effettuata agli organi competenti. L'accertamento della sussistenza della causa di giustificazione dell'esercizio del diritto di critica professionale, indipendentemente dalla formula assolutoria utilizzata nel dispositivo, ha efficacia di giudicato nell'eventuale successivo giudizio civile o amministrativo di danno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

quali parti civili nel proc. nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 11/2011 TRIBUNALE di MASSA, del 27/06/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. R. Aniello che ha concluso per l'annullamento con …

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