Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49424 del 23 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:49424PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il divieto di appello del pubblico ministero avverso le sentenze di assoluzione dell'imputato, introdotto dalla legge n. 46 del 2006, è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla Corte Costituzionale con efficacia retroattiva. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero avverso una sentenza di assoluzione deve essere convertito in appello e trasmesso al giudice di merito di secondo grado, in quanto l'esclusione dell'appello per il pubblico ministero contrasta con i principi costituzionali di ragionevolezza e di uguaglianza. La declaratoria di incostituzionalità incide su tutte le situazioni giuridiche non ancora esaurite, consentendo al pubblico ministero di impugnare con appello le sentenze di assoluzione, in ossequio ai fondamentali diritti di difesa sociale e di parità delle parti nel processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI NAPOLI;

nei confronti di:

1) YO. BU. LA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 6079/2006 TRIBUNALE di NAPOLI, del 04/12/2006;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO BARTOLINI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annull…

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