Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1795 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:1795SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo quando i manufatti oggetto della richiesta sono stati trasformati, sia in termini volumetrici che in termini di tipologia strutturale, in epoca recente e senza la preventiva autorizzazione, costituendo un "quid novi" rispetto a quanto originariamente condonabile, tale da vanificare l'istanza stessa. In tali casi, l'ordine di demolizione delle opere abusive è parimenti legittimo, in quanto conseguenziale all'accertamento dell'illecito edilizio, senza che sia necessaria una specifica motivazione oltre all'enunciazione dei presupposti di fatto e di diritto, né la comunicazione di avvio del procedimento, essendo palese che il contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso. L'applicazione della misura sanzionatoria non può essere inficiata dalla presentazione di una successiva istanza di sanatoria, la cui legittimità va valutata autonomamente sulla base dei presupposti esistenti al momento della sua presentazione. Inoltre, l'esercizio del potere repressivo degli abusi edilizi non richiede l'acquisizione di pareri di organi quali la Commissione beni ambientali, trattandosi di attività vincolata. Infine, il diniego di autorizzazione in sanatoria ex art. 13 L. 47/1985 (ora art. 36 DPR 380/2001) è legittimo quando l'abuso riguarda un ampliamento ad un'opera per la quale è stato denegato il condono, in quanto in tale ipotesi è esclusa la conformità alla strumentazione urbanistica vigente, sia all'epoca dell'abuso che al momento della richiesta di sanatoria.

Sentenza completa

N. 03617/1999
REG.RIC.

N. 01795/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03617/1999 REG.RIC.

N. 03618/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3617 del 1999, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso gli stessi in Napoli, via A. D'Isernia, n. 16;

contro

Comune di Piano di Sorrento, in persona del legale rappresentante p.t., non costituito;

sul ricorso numero di registro generale 3618 del 1999, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso gli stessi in Napoli, via A. D'Isernia, n. 16;

con…

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