Cassazione penale Sez. V sentenza n. 22551 del 21 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22551PEN

Massima

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Il direttore responsabile risponde a titolo di concorso nel reato di diffamazione commesso a mezzo stampa solo se è provata la sua esatta conoscenza del contenuto lesivo dell'articolo e il suo meditato consenso alla pubblicazione, non essendo sufficiente il mero profilo colposo dell'apporto causativo. Infatti, per affermare il concorso del direttore nella diffamazione commessa dall'autore dello scritto, occorre dimostrare che egli abbia voluto la pubblicazione nell'esatta consapevolezza del suo contenuto lesivo e, quindi, con la coscienza di aggredire la reputazione altrui. Diversamente, qualora al direttore sia addebitabile solo l'omissione del controllo dovuto, si configura la diversa fattispecie colposa di cui all'art. 57 c.p. La mera attribuzione di una qualità personale priva di riscontro, come quella di "pluripregiudicato", integra una notizia non marginale e priva di lesività, non rientrando nell'area delle modeste e marginali inesattezze concernenti semplici modalità del fatto tali da non modificarne la struttura essenziale. Pertanto, la scriminante del diritto di cronaca giudiziaria è esclusa quando l'articolo riporti una notizia vera (la condanna per un reato) unitamente a una notizia falsa (l'attribuzione di ulteriori condanne per altri reati), in quanto tale accostamento comporta la descrizione della persona offesa come un soggetto con una qualità personale negativa priva di riscontro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
nonche' dalla parte civile: (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/04/2016 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPUTO;
Uditi in pubblica udienza il Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte di Cassazione Dott. MARINELLI Felicetta, che ha concluso per l'annullamento senza rinv…

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