Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29663 del 2 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:29663PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, in ragione delle sue funzioni, venga a conoscenza di notizie riservate e se ne avvalga illegittimamente per conseguire un vantaggio patrimoniale proprio o di terzi, realizza il reato di rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio di cui all'art. 326, comma 3, c.p., anche qualora l'originaria finalità di profitto, indicata nell'imputazione, venga meno per l'assoluzione dal reato di corruzione. Infatti, il reato sussiste ogniqualvolta il pubblico agente sfrutti le informazioni coperte da segreto per ottenere un indebito vantaggio, sia esso di natura economica o di altra utilità, in violazione del dovere di fedeltà e del principio di imparzialità che devono informare l'esercizio della funzione pubblica. Ciò in quanto la norma incriminatrice tutela non solo il buon funzionamento della pubblica amministrazione, ma anche l'interesse della collettività a che il pubblico ufficiale non tragga indebiti benefici dalla propria posizione. Pertanto, la mera rivelazione di notizie riservate, anche in assenza di un fine di profitto, integra il reato di cui all'art. 326, comma 1, c.p., mentre l'utilizzazione di tali informazioni per conseguire vantaggi patrimoniali o di altra natura configura la più grave fattispecie di cui al comma 3 della medesima disposizione. La condotta di utilizzazione illegittima può concretizzarsi anche nel mero sfruttamento delle notizie riservate per favorire se stessi o terzi, senza che sia necessario un diretto impiego delle stesse, essendo sufficiente che il pubblico agente se ne avvalga per raggiungere un proprio interesse, in violazione dei doveri inerenti alla funzione pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/04/2017 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANNA CRISCUOLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CANEVELLI PAOLO, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' tutti i reati sono estinti per intervenuta prescrizione.…

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