Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3965 del 4 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:3965PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di cessione di sostanze stupefacenti si configura quando il soggetto, pur non essendo l'autore materiale della cessione, consapevolmente e volontariamente presta un contributo causale alla realizzazione dell'illecito, agevolando l'attività di spaccio del cedente. Tale contributo può consistere, ad esempio, nell'accompagnare il cedente con il proprio veicolo presso i luoghi di consegna della droga, nel mantenere contatti telefonici con i clienti per organizzare gli incontri, nel ricevere una parte del corrispettivo della cessione, dimostrando così la piena consapevolezza del proprio ruolo di concorrente nell'attività di spaccio. La valutazione del contributo concorsuale deve essere effettuata sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi probatori, senza che sia necessario che il concorrente abbia raggiunto materialmente il luogo di consumazione del reato, essendo sufficiente che il suo apporto abbia agevolato in modo significativo l'attività illecita del cedente. La massima di diritto che si ricava dalla sentenza è pertanto che il concorso morale nel reato di cessione di sostanze stupefacenti sussiste quando il soggetto, pur non essendo l'autore materiale della cessione, presta consapevolmente e volontariamente un contributo causale alla realizzazione dell'illecito, agevolando in modo significativo l'attività di spaccio del cedente, anche senza raggiungere materialmente il luogo di consumazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 28/05/2021 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito, per il ricorrente, l'avvocato (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITEN…

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