Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6367 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:6367SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di una costruzione abusiva, al pari di tutti i provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, è atto vincolato che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né, ancora, alcuna motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, non potendo neppure ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può giammai legittimare. L'amministrazione comunale conserva il potere di verificare se le opere possono essere realizzate sulla base della denuncia di inizio attività (d.i.a.), può esercitare i poteri di vigilanza e sanzionatori previsti dall'ordinamento anche dopo la scadenza del termine fissato dall'art. 23, comma 6, del Testo Unico Edilizia, e mantiene il potere di controllo sulle attività edilizie per il quale l'art. 27 del Testo Unico Edilizia non prevede alcun termine di decadenza, sia quando le opere realizzate non corrispondono a quelle oggetto della denuncia, sia quando le stesse non sono realizzabili con una semplice d.i.a., ma richiedono l'avvenuto rilascio del permesso di costruire o di una sua variante. Pertanto, configurandosi variazioni essenziali ai sensi dell'art. 32 del Testo Unico Edilizia, il comportamento dell'amministrazione comunale che si determina nel senso della demolizione è da considerarsi vincolato.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/10/2018

N. 06367/2018 REG.PROV.COLL.

N. 05946/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Ottava)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5946 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato in via digitale presso l’indirizzo PEC del difensore risultante dai pubblici registri, con domicilio fisico eletto presso il suo studio in Napoli, via Monte di Dio, 66;

contro

Comune di Orta di Atella in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato in via digitale presso l’indirizzo PEC del difensore risultante dai pubblici registri;

per l'annullamento

- con ricorso principale e ricorso per motivi…

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