Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'accogliere il ricorso avverso il silenzio-rifiuto sulla richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno, afferma il principio per cui l'Amministrazione competente è tenuta a pronunciarsi con un provvedimento espresso entro un termine ragionevole, fissato nella specie in 40 giorni dalla notificazione della sentenza, in considerazione del carico di lavoro gravante sull'Amministrazione. Tale obbligo di provvedere espressamente, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 Cost., discende dalla necessità di assicurare la tutela effettiva del diritto del cittadino straniero al rinnovo del permesso di soggiorno, evitando che il silenzio dell'Amministrazione possa pregiudicare ingiustificatamente tale diritto. Il Tribunale, pertanto, nel dichiarare l'illegittimità del silenzio-rifiuto, impone all'Amministrazione l'obbligo di pronunciarsi con un provvedimento espresso entro il termine indicato, compensando le spese di giudizio in ragione della peculiarità della vicenda e dell'orientamento giurisprudenziale consolidato in materia.