Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9249 del 18 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:9249PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere concreto e attuale, valutato sulla base della personalità dell'indagato, delle modalità del fatto e delle sue concrete condizioni di vita, senza che sia necessaria la previsione di una "specifica occasione" per delinquere. Pertanto, il giudice può disporre la custodia cautelare in carcere quando, sulla scorta di elementi fattuali, ritenga che la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, anche con braccialetto elettronico, non sia idonea ad impedire la prosecuzione dell'attività delittuosa, in ragione della capacità organizzativa e della fitta rete di contatti dell'indagato, nonché della sua negativa personalità, desumibile anche da precedenti penali specifici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. GAI Emanuele - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/09/2021 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere CERRONI Claudio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Cuomo Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 21 settembre 2021 il Tribunale di Napoli, quale Giudice delle mis…

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