Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13978 del 31 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13978PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. può essere desunta dalla gravità degli indizi di colpevolezza, anche in assenza di una posizione apicale all'interno dell'organizzazione criminale, purché risulti il contributo causale dell'indagato al perseguimento degli obiettivi illeciti dell'associazione, attraverso il suo coinvolgimento operativo e consapevole, sfruttando la forza di intimidazione del vincolo associativo e la conseguente condizione di assoggettamento e omertà. Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione del provvedimento cautelare, deve limitarsi a verificare che essa sia effettiva, non manifestamente illogica e internamente coerente, senza poter riesaminare autonomamente gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ST. DO. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 01/09/2008 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO MARGHERITA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. Bua F. che ha chiesto il rigetto del ricorso;

uditi i difensori avv. Arico' G. e Milicia G. i quali hanno entrambi chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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