Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 10913 del 5 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10913CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La Corte di Cassazione, nel giudizio di legittimità, dichiara inammissibile il ricorso che non rispetta i requisiti di ammissibilità previsti dall'art. 366-bis c.p.c., in quanto il primo motivo non contiene la chiara indicazione del quesito di diritto e gli altri motivi non si concludono con la formulazione del quesito di diritto, come prescritto dalla citata norma. Ciò in ragione dell'ultrattività di tale disposizione, applicabile ratione temporis alla fattispecie in esame, in virtù della disciplina transitoria di cui all'art. 58, comma 5, della Legge n. 69 del 2009. Inoltre, la Corte dichiara inammissibile la memoria depositata dalla parte ricorrente oltre il termine previsto, non trovando applicazione la proroga di cui all'art. 155 c.p.c., comma 2, in quanto il termine si computa a ritroso e non a decorrere. La declaratoria di inammissibilità del ricorso avviene senza statuire sulle spese del giudizio di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 17522-2009 proposto da:

MI. AN. CA. , elettivamente domiciliato in ROMA, VIA RIBOTY 26, presso il suo studio, rappresentata e difesa da se stessa;

- ricorrente -

contro

AN. SPA;

- intimata -

avverso la sentenza n. 2302/2008 della CORTE D'APPELLO di ROMA del 14/05/08, depositata il 30/05/2008;

udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 18/03/2…

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