Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29044 del 18 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29044PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di una sentenza impugnata, deve verificare che essa sia effettiva e non meramente apparente, non sia manifestamente illogica, non sia internamente contraddittoria e non risulti logicamente incompatibile con altri atti del processo. Il controllo sulla motivazione non può tradursi in una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione o nell'adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, in quanto ciò trasferirebbe al giudice di legittimità la funzione di giudice del fatto, preclusa dalla legge. La motivazione della sentenza deve essere sorretta, nei suoi punti essenziali, da argomentazioni non viziate da evidenti errori nell'applicazione delle regole della logica, e deve risultare conforme ai principi in tema di gravità degli indizi e di corretta qualificazione giuridica dei fatti, così come indicata dalla giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione. Il giudice di legittimità, pertanto, non può rimettere in discussione l'attività di raccolta della prova e di elaborazione della decisione effettuata dal giudice di merito, quando questa si appalesi conforme ai suddetti principi e sorretta dalla necessaria e logica motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerard - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2296/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 17/01/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GAETA Pietro che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello d…

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