Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3401 del 2016

ECLI:IT:TARNA:2016:3401SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la sentenza di ottemperanza al giudicato formatosi su un decreto decisorio che ha condannato il Ministero dell'Economia e delle Finanze al pagamento di una somma a titolo di equa riparazione per l'eccessiva durata del processo, afferma i seguenti principi di diritto: 1. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha la legittimazione passiva nei giudizi per l'esecuzione del giudicato che condanna l'Amministrazione a corrispondere l'equa riparazione ai sensi della legge n. 89 del 2001, essendo il giudizio che ha originato l'indennizzo incardinato presso il giudice amministrativo. 2. Ricorrendo tutti i presupposti necessari per l'accoglimento della domanda, in quanto il decreto è divenuto definitivo per mancata impugnazione, il Tribunale dispone l'obbligo dell'Amministrazione di dare esecuzione al decreto, mediante il pagamento in favore del ricorrente dell'importo liquidato come spese processuali rimborsate nel corso del giudizio per l'equa riparazione a titolo di eccessiva durata del processo e degli interessi, a condizione dell'integrale assolvimento dell'obbligo dichiarativo previsto dalla legge di stabilità n. 208 del 2015. 3. In sede di giudizio di ottemperanza non possono essere riconosciute le spese relative ad atti di precetto, ma esclusivamente le spese accessorie funzionali all'introduzione del giudizio di ottemperanza, che vengono liquidate in modo omnicomprensivo nell'ambito delle spese di lite del presente giudizio. 4. Il Tribunale, in caso di inutile decorso del termine per l'esecuzione spontanea, nomina un Commissario ad acta fra i dirigenti della medesima amministrazione, ai sensi dell'art. 1, comma 777 della legge n. 208 del 2015, che darà corso al pagamento, compiendo tutti gli atti necessari, a carico e spese dell'Amministrazione inadempiente, previa verifica dell'assolvimento dell'obbligo dichiarativo. 5. Il Tribunale, riconoscendo l'applicabilità dell'istituto dell'astreinte all'ottemperanza delle sentenze recanti condanna al pagamento di somme di denaro, condanna l'Amministrazione a corrispondere al ricorrente una somma pari agli interessi legali per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione della sentenza, a decorrere dalla comunicazione o notificazione dell'ordine di pagamento e non oltre lo scadere del termine per l'insediamento del Commissario ad acta. 6. Le spese del giudizio di ottemperanza sono poste a carico dell'Amministrazione inadempiente, tenuto conto della serialità del contenzioso.

Sentenza completa

N. 02680/2013
REG.RIC.

N. 03401/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02680/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2680 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, piazza Salvatore di Giacomo N. 123;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura distrettuale della Stato, domiciliata in Napoli, Via Diaz, n. 11;

per l'ottemperanza

al giudicato formatosi sul decreto decisorio di cui al n. 1980/2010V.G. R.G. del 19 aprile 2011 emesso dalla III Sezione civile della Corte d'Appello di Napoli.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.