Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8820 del 4 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8820PEN

Massima

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Il dirigente medico di un'azienda ospedaliera pubblica, che svolge attività ambulatoriale specialistica presso un centro medico privato senza comunicarlo all'ente di appartenenza, integra il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in quanto tale condotta omissiva costituisce artificio e raggiro idonei a indurre in errore l'amministrazione pubblica sulla sua esclusiva attività lavorativa, impedendole di percepire la quota dovuta sui compensi percepiti dal medico presso la struttura privata. La buona fede del medico non può essere desunta dalla limitata entità economica dell'attività svolta presso il centro privato, né dalla circostanza che egli avesse regolarmente comunicato altre attività extra-moenia, atteso che l'occultamento dell'incarico di direttore sanitario presso il centro privato e la diretta percezione dei compensi relativi alle visite ivi effettuate dimostrano la consapevolezza dell'obbligo di comunicazione e la volontà di eluderlo. La condotta abituale, protrattasi per anni, esclude l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, mentre il risarcimento parziale del danno non integra l'attenuante del risarcimento, essendo necessario il ristoro integrale di tutti gli effetti dannosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/07/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso, trattato ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALFREDO MANTOVANO.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE DI APPELLO di MILANO, con sentenza in data 1/07/2019, riformava la sentenza con la quale il TRIBUNALE di MILANO in composizione monocratica in data 4/02/2019 aveva condannato (…

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