Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4328 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:4328SENT

Massima

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Il cambio di destinazione d'uso di un terreno agricolo, mediante la realizzazione di opere edilizie senza il preventivo permesso di costruire, integra un abuso edilizio sanzionabile con l'ordine di demolizione e rimessione in pristino, anche qualora le opere consistano nella semplice posa di brecciame o ghiaia sul suolo, in quanto tale intervento comporta una modificazione della configurazione del terreno e dell'assetto idrogeologico, in violazione della normativa urbanistica che consente sulle aree agricole solo attività di lavorazione e manutenzione ordinaria e straordinaria dei fondi, senza alterazioni della conformazione del suolo. La realizzazione di una recinzione in muratura, anche se preceduta da una denuncia di inizio attività, necessita comunque del permesso di costruire, in quanto trattasi di opera edilizia permanente che incide in modo non precario sull'assetto del territorio, non rientrando nell'ambito delle mere manifestazioni del diritto di proprietà. L'ordine di demolizione e rimessione in pristino degli abusi edilizi non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di provvedimento tipico e vincolato, la cui adozione è conseguenza necessaria dell'accertamento tecnico della consistenza delle opere realizzate e del loro carattere abusivo. La mancata comunicazione di avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento, qualora sia evidente che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato.

Sentenza completa

N. 00909/2012
REG.RIC.

N. 04328/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00909/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 909 del 2012, proposto da:

sul ricorso R.G. n. 909 del 2012 proposto da MATUOZZO VINCENZO, rappresentato e difeso dall’ Avv. Giulia Cavallo, nel cui studio è elettivamente domiciliato in Napoli, via Cilea n. 240, come da procura a margine del ricorso;

contro

;

Il Comune di Napoli in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli Avvocati Giuseppe Tarallo, Barbara Accattatis Chalons d’Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci, Gabriele Romano, con i quali è elettivamente domiciliat…

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