Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4196 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:4196SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione su un'istanza presentata dal privato, in assenza di un provvedimento espresso, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, qualora l'amministrazione abbia successivamente adottato un provvedimento che dia riscontro all'istanza medesima. In tali casi, il giudice amministrativo, pur non pronunciandosi nel merito, dichiara la cessazione della materia del contendere, in quanto l'adozione del provvedimento richiesto rende priva di interesse la domanda giudiziale. Tale soluzione, fondata sul principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, mira a evitare un inutile dispendio di attività giurisdizionale, allorché l'amministrazione abbia comunque provveduto a dare una risposta all'istanza del privato, seppure in un momento successivo all'instaurazione del giudizio. La compensazione delle spese di giudizio, inoltre, trova giustificazione nelle peculiarità della vicenda, che possono aver determinato un ritardo nell'adozione del provvedimento richiesto, senza che ciò sia necessariamente imputabile a negligenza o inerzia dell'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/04/2017

N. 04196/2017 REG.PROV.COLL.

N. 11879/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11879 del 2016, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Cosseria n. 2;

contro

Banca D’Italia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Nazionale n. 91;
Ministero dell’Economia e delle Finanze, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato presso cui è legalmente domiciliato in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

per l’…

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