Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36929 del 7 settembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:36929PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuità criminosa, quale circostanza aggravante, presuppone l'anticipata e unitaria ideazione di più violazioni della legge penale, gia' insieme presenti alla mente del reo nella loro specificità, almeno per grandi linee. Non è invece configurabile nel caso di una mera inclinazione a reiterare nel tempo la violazione della stessa specie o la prefigurazione di un programma generico di attività delittuosa da eseguire nel tempo, secondo contingenti opportunità, anche se dovuta a una determinata scelta di vita. Il riconoscimento della continuazione richiede pertanto la previa verifica della riconducibilità dei diversi reati a un comune disegno criminoso, inteso come originaria rappresentazione della loro futura commissione, che pur non richiedendo una dettagliata definizione delle singole modalità di realizzazione, impone comunque una pur minima programmazione e deliberazione iniziale avente per oggetto una pluralità di condotte delineate in vista di un unico fine. Ove tale comune programma criminoso non emerga in modo chiaro e specifico, il mero dato temporale, specie se particolarmente ampio, può assumere di per sé una valenza determinante per escludere la continuazione, in quanto gli eventuali ulteriori profili di comunanza si stemperano all'interno del lungo tempo trascorso, perdendo la loro valenza indiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MAURO Anna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2022 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MAURO ANNA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa LOY MARIA FRANCESCA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte di appello di Napoli, con sentenza del 1 Marzo 2022, ha co…

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