Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 28028 del 6 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:28028PEN

Massima

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Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando vi sia la prova di un vincolo associativo stabile e duraturo tra i partecipi, i quali, pur al di fuori dei singoli reati programmati, assicurino la propria disponibilità indefinita nel tempo al perseguimento del programma criminoso del sodalizio. Tale vincolo può desumersi dalle modalità esecutive dei reati-fine, dalla loro ripetitività, dalla natura dei rapporti tra gli autori, dalla ripartizione di compiti e ruoli in vista del comune obiettivo di effettuare attività di commercio di stupefacenti, nonché dal fatto che tutti gli aderenti operino nel settore del traffico di droga nella consapevolezza che le attività proprie ed altrui ricevano vicendevole ausilio e contribuiscano all'attuazione del programma criminale. Ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari per il reato di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, opera una presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, salvo che non siano acquisiti elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari o che, in relazione al caso concreto, le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con altre misure. Il pericolo di reiterazione del reato deve essere attuale e concreto, valutato sulla base di elementi recenti idonei a dar conto dell'effettività del rischio di commissione di ulteriori delitti analoghi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA Rocco M. - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. MICCICHE Loredana - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/12/2016 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere MICCICHE' LOREDANA;
sentite le conclusioni del PG SPINACI Sante che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) del Foro di Catania che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e' stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carce…

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