Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26253 del 24 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:26253PEN

Massima

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Il reato di detenzione per la vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione, previsto dalla Legge n. 283 del 1962, articolo 5, lettera b), sussiste indipendentemente dalle modificazioni delle caratteristiche intrinseche degli alimenti, essendo sufficiente la mancata osservanza di norme regolamentari o di comune diligenza e cautela nelle modalità estrinseche di conservazione e vendita. Ai fini della configurabilità di tale contravvenzione, non è necessario che il cattivo stato di conservazione si riferisca alle caratteristiche intrinseche delle sostanze alimentari, ma è sufficiente che esso concerna le modalità estrinseche con cui si realizza, le quali devono uniformarsi alle prescrizioni normative, se sussistenti, ovvero, in caso contrario, a regole di comune esperienza. La responsabilità dell'imputato può essere affermata sulla base di prove testimoniali attendibili, senza che sia necessario l'accertamento di modificazioni delle caratteristiche intrinseche degli alimenti. Il giudice di merito è tenuto a motivare adeguatamente il diniego di benefici di legge richiesti dall'imputato, indicando le specifiche ragioni che hanno determinato tale decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SENSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Na. An. , nato a (OMESSO), residente a (OMESSO);

Avverso la sentenza resa dal Tribunale di ((omissis)) il 5/5/08;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

Udita la relazione svolta in udienza dal Consigliere Dott. GAZZARA Santi;

Udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto Procuratore Generale, Dott. SALZANO Francesco, il quale ha concluso per la inammissibilita';

Udito il difensore del ricorrente, avv. ((omissis)), il quale ha conclu…

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