Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1580 del 2023

ECLI:IT:TARMI:2023:1580SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo autorizzativo in area sottoposta a vincolo paesaggistico è un provvedimento vincolato che non richiede una specifica motivazione in ordine alla valutazione dell'interesse pubblico sotteso e alla comparazione con gli interessi privati, essendo sufficiente la mera constatazione dell'abusività dell'intervento. L'autorizzazione paesaggistica costituisce un atto autonomo rispetto al permesso di costruire o agli altri titoli edilizi, operando su un piano diverso e a tutela di interessi pubblici distinti, seppur parzialmente coincidenti. La valutazione di compatibilità paesaggistica non coincide con la disciplina urbanistico-edilizia, ma si individua nella specifica normativa dettata per il vincolo paesaggistico, potendo essere censurata solo per vizi procedimentali, errori di fatto o manifesta irragionevolezza. Anche opere edilizie che non determinano la costituzione di nuovi volumi o superfici possono rivestire rilevanza paesaggistica per il loro impatto visivo, essendo sufficiente che comportino una modificazione dello stato dei luoghi suscettibile di arrecare pregiudizio ai valori paesaggistici tutelati. Il decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso non determina l'insorgere di un legittimo affidamento né impone all'amministrazione uno specifico onere motivazionale, in quanto il carattere abusivo dell'intervento si rafforza con il passare del tempo.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/06/2023

N. 01580/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00492/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 492 dell’anno 2019 proposto da Azienda Agricola La Scarpada di ((omissis)) & C. s.a.s. e da Azienda Agricola Cascina Cereda di ((omissis)) in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., rappresentate e difese dall’Avv. ((omissis)) e con domicilio digitale come da Registro PEC Giustizia;

contro

Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da Registri PEC Giustizia e domicilio fisico presso il suo studio in Milano, Piazza Bertarelli n.1;

e con l'intervento di

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