Il decorso del termine perentorio di ventiquattro mesi dalla presentazione della domanda di condono edilizio, con il contestuale integrale versamento dell'oblazione dovuta e la presentazione della documentazione necessaria all'accatastamento, comporta l'accoglimento tacito della domanda, ai sensi dell'art. 35, comma 17, della legge n. 47/1985, senza che il Comune possa successivamente richiedere integrazioni documentali o procedere al rigetto dell'istanza. Il silenzio-assenso si forma anche in assenza di un provvedimento espresso di accoglimento, a condizione che l'interessato abbia adempiuto agli oneri previsti dalla legge, senza che il Comune possa eccepire la "dolosità" della domanda in assenza di specifici elementi di prova. L'annullamento del provvedimento di rigetto è, pertanto, dovuto qualora risulti il tempestivo versamento dell'oblazione e la presentazione della documentazione necessaria all'accatastamento, non rilevando eventuali richieste di integrazione documentale successive al decorso del termine di ventiquattro mesi dalla presentazione della domanda.