Cassazione penale Sez. V sentenza n. 53418 del 28 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:53418PEN

Massima

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Il diritto di critica giornalistica, quale legittima manifestazione del diritto di cronaca e di opinione, trova il suo limite nel rispetto della dignità e della reputazione altrui, non potendo costituire mera occasione per attacchi gratuiti alla persona e arbitrarie aggressioni al suo patrimonio morale. Pertanto, affinché la condotta del giornalista possa essere ritenuta scriminata ai sensi dell'art. 51 c.p., è necessario che le affermazioni critiche siano fondate su fatti obiettivamente veri, espresse con correttezza formale e sostanziale, senza eccedere nell'utilizzo di espressioni offensive o gratuitamente lesive della reputazione altrui. La valutazione della sussistenza di tale scriminante deve essere effettuata dal giudice attraverso un'approfondita e puntuale analisi del contesto fattuale e delle modalità espressive utilizzate, al fine di verificare se la critica giornalistica, pur potendo risultare aspra e polemica, sia comunque contenuta entro i limiti del legittimo esercizio del diritto di cronaca e di opinione. Ove il giudice ritenga di dover riformare in senso assolutorio una precedente pronuncia di condanna, è tenuto a motivare in modo esaustivo e logicamente coerente le ragioni per le quali ritiene che la condotta del giornalista sia riconducibile all'esercizio di tale diritto, confutando specificamente gli argomenti posti a fondamento della diversa valutazione operata dal primo giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dalle parti civili:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
Nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/1/2017 emessa dalla Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio al giudice civile;
uditi i difensori avv. (OMISSIS) per (OMISSIS), che insiste per l…

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