Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18842 del 4 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:18842PEN

Massima

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La sussistenza dell'aggravante mafiosa di cui all'art. 416-bis.1 c.p. può essere desunta non solo dalla mera evocazione della protezione di un'organizzazione criminale, ma anche da elementi indiziari quali i collegamenti del soggetto con clan mafiosi, documentati da specifiche attività investigative, e l'utilizzo di modalità tipicamente evocative del metodo mafioso nell'attuazione delle condotte estorsive, a prescindere dall'effettiva appartenenza dell'autore all'organizzazione criminale. Il giudice è tenuto a motivare in modo puntuale e concreto l'esistenza di tali elementi, senza poter fare riferimento a meri legami familiari o a circostanze di fatto non direttamente rilevanti ai fini dell'integrazione dell'aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersili - rel. Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 04/10/2022 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
lette le conclusioni del difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ric…

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