Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'accogliere il ricorso proposto dalla società Co. s.r.l. avverso il Comune di Ca., afferma il principio secondo cui: Il giudice amministrativo è competente a conoscere della domanda di risarcimento del danno conseguente all'annullamento di un provvedimento di aggiudicazione di un appalto pubblico, in quanto tale domanda si fonda su un pregresso accertamento della illegittimità del comportamento della pubblica amministrazione. Ai fini della determinazione del risarcimento del danno, il giudice può fare riferimento in via analogica all'art. 345 della legge n. 2248 del 1865, quantificando il danno nella misura del 10% dell'importo dell'appalto, stante la mancanza di parametri oggettivi di riferimento per una valutazione più puntuale. Il risarcimento del danno da fatto illecito costituisce un debito di valore, pertanto sulla somma liquidata sono dovuti interessi e rivalutazione monetaria dal giorno in cui si è verificato l'evento dannoso, al fine di ripristinare la situazione patrimoniale del danneggiato anteriormente all'illecito.