Il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di un fabbricato rurale deve essere valutato tenendo conto non solo degli aspetti paesaggistici, ma anche degli strumenti urbanistici vigenti, delle caratteristiche morfologiche e di visibilità del sito, nonché della compatibilità dell'intervento con la disciplina dettata per le zone classificate dal Piano del Parco Nazionale. La Soprintendenza, nel riesaminare il proprio parere negativo, non può sovrapporsi alle valutazioni proprie dell'Ente parco, competente in merito agli aspetti faunistici, botanici, geologici e dell'ambiente naturale, nonché del complesso delle attività umane condotte nel territorio del Parco. Inoltre, la motivazione del parere negativo deve considerare adeguatamente la conformità del progetto agli indici urbanistici previsti dagli strumenti di pianificazione comunale, i quali rappresentano i parametri certi per valutare la compatibilità dell'opera nel rapporto tra estensione dell'area e sviluppo della cubatura di edificazione. Il mancato rispetto di tali principi determina l'illegittimità del provvedimento di diniego dell'autorizzazione paesaggistica.