Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 404 del 2017

ECLI:IT:TARVEN:2017:404SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione dei lavori e revoca della concessione edilizia, ancorché successivamente annullato in sede giurisdizionale, non comporta automaticamente il diritto al risarcimento del danno in capo al privato, il quale è tenuto a provare in modo rigoroso l'esistenza e l'entità del pregiudizio subito, non potendosi invocare il principio acquisitivo per sopperire alla carenza probatoria. Il danno da lucro cessante per mancata locazione dell'immobile costituisce un pregiudizio meramente ipotetico, mentre le spese legali e tecniche sostenute nel giudizio amministrativo trovano la loro regolamentazione esclusiva nella sentenza che ha definito tale giudizio, non essendo suscettibili di autonoma domanda risarcitoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/04/2017

N. 00404/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00031/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 31 del 2000, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati Pieratonio Zanettin e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del secondo in Venezia, San Polo, 3080/L;

contro

Comune di Gazzo Padovano, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria del T.A.R.;

per la domanda

di risarcimento dei danni subiti da determinarsi ai sensi dell'art. 35 del Dlgs. 31 marzo 1998 n. 80, con conseguente condanna alla somma di lire 53.297.460 o quella minore o maggiore che parrà di giustizia…

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