Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24379 del 20 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:24379PEN

Massima

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La diffusione non consensuale di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, integra il reato di cui all'art. 612-ter cod. pen. solo se l'autore della diffusione è il soggetto che ha realizzato o sottratto il materiale. La norma tutela il diritto all'autodeterminazione della persona in ordine alla propria sfera sessuale, presupponendo il consenso alla produzione del materiale e la sua destinazione privata. Pertanto, la diffusione da parte di un soggetto diverso da quello che ha realizzato o sottratto il materiale non rientra nella fattispecie, pur in assenza del consenso della persona rappresentata, in quanto manca il nesso funzionale tra la creazione del materiale e la sua successiva divulgazione. Inoltre, la fattispecie di cui al comma secondo dell'art. 612-ter cod. pen. richiede il dolo specifico di recare nocumento alla persona offesa, elemento soggettivo che deve essere adeguatamente motivato. Infine, l'acquisizione del materiale nell'ambito di attività investigative, come le intercettazioni, impone una valutazione della sua rilevanza probatoria e della conformità delle modalità esecutive alle disposizioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere relatore

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
Sul ricorso proposto da
An.Ro., nato a S (R) il (omissis),
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale del riesame di Roma in data 13/10/2023;
visti gli atti;
udita la relazione svolta dal Consigliere dott.ssa Rossella Catena;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore
Generale Nicola Lettieri, che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso;
udito l'avv.to Gi.Sa., difensore di fiducia di An.Ro., che si è
riportato ai motivi di ricorso chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
l.Con l'ordinanza impugnata il…

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