Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25945 del 11 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:25945PEN

Massima

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Il riconoscimento della responsabilità penale per il reato di furto aggravato, nonostante le dichiarazioni di uno dei concorrenti che tenta di scagionare l'altro, è legittimo quando la ricostruzione dei fatti è sorretta da prove testimoniali dirette e univoche, nonché dalla presenza di precedenti penali che giustificano il diniego delle attenuanti generiche e l'applicazione della recidiva. La Corte di cassazione, nel valutare la congruità della motivazione della sentenza impugnata, verifica che il giudice di merito abbia adeguatamente esaminato tutti gli elementi di prova e di fatto rilevanti ai fini della decisione, senza essere tenuto a rinnovare l'istruttoria per escutere tutti i testi, quando la ricostruzione dei fatti risulti già sufficientemente comprovata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/10/2019 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
letto il parere del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore EPIDENDIO TOMASO che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza dell'8 ottobre 2019, la Corte…

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