Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5453 del 8 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:5453PEN

Massima

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Il decorso del tempo dalla verificazione dei fatti di reato e dall'esecuzione della misura cautelare non costituisce di per sé elemento idoneo ad attenuare o escludere le esigenze cautelari, essendo necessario, ai fini della rivalutazione in termini positivi del quadro cautelare originario, la ricorrenza di ulteriori elementi che dimostrino il mutamento della situazione apprezzata all'inizio del trattamento cautelare. In presenza di un reato per il quale vige la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, l'onere di allegare tali elementi incombe sul richiedente, non potendo il solo decorso del tempo o l'osservanza puntuale delle prescrizioni costituire motivo sufficiente per l'attenuazione o l'esclusione delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 31-05-2022 del Tribunale della liberta' di Caltanissetta;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso trattato ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
udita la relazione del Consigliere Dott. DI NICOLA Vito;
Letta la requisitoria del Procuratore Generale, Dott. SECCIA Domenico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. E' impugnata la ordinanza emessa in d…

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