Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana, nell'esaminare i ricorsi proposti dalla società Soged S.r.l. contro il Comune di Prato, ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. L'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di permesso di costruire può ritenersi sufficientemente motivata attraverso la puntuale descrizione delle opere e l'attestazione del fatto che il manufatto è stato costruito senza il prescritto titolo abilitativo, anche in assenza di una puntuale confutazione delle osservazioni formulate dal privato in sede procedimentale. 2. La realizzazione di una pavimentazione esterna con materiali drenanti e filtranti, senza strati impermeabili, costituisce attività edilizia libera, soggetta al massimo all'invio della comunicazione di inizio lavori, ai sensi degli artt. 6 del d.P.R. n. 380/2001 e 136 della L.R.T. n. 65/2014, e non un intervento di nuova costruzione soggetto a permesso di costruire. 3. Un manufatto di rilevanti dimensioni, edificato con elementi stabilmente infissi al suolo, privo di natura precaria, non può essere qualificato come pergolato o intervento pertinenziale, ma costituisce nuova costruzione soggetta a permesso di costruire. 4. Un manufatto in ferro e vetro, di dimensioni significative, saldamente ancorato al suolo e privo di caratteristiche di precarietà e stagionalità, non rientra nella nozione di "serra mobile stagionale" prevista dall'art. 6, comma 1, lett. e) del d.P.R. n. 380/2001 e dall'art. 136, comma 1, lett. e) della L.R.T. n. 65/2014, e pertanto richiede il preventivo rilascio del permesso di costruire. 5. La tamponatura di una loggia preesistente mediante l'apposizione di infissi, senza determinare aumento di volume né modifica della sagoma originaria, costituisce intervento di ristrutturazione edilizia conservativa, soggetto a S.C.I.A. ai sensi dell'art. 135, comma 2, lett. d) della L.R.T. n. 65/2014, e non ristrutturazione con aumento di volume da autorizzare mediante permesso di costruire.