Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 52226 del 15 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:52226PEN

Massima

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Il reato di peculato commesso da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, pur essendo accertato in sede giurisdizionale, deve essere dichiarato estinto per intervenuta prescrizione, in quanto il decorso del termine prescrizionale non può essere ulteriormente sospeso o interrotto, essendo ormai maturata la causa estintiva prevista dalla legge. Ciò in quanto, anche ove fossero fondati i motivi di impugnazione proposti dall'imputato, l'annullamento con rinvio della sentenza di condanna comporterebbe soltanto un indebito procrastinarsi della conclusione del procedimento, senza possibilità di pervenire a una decisione più favorevole per l'imputato. Pertanto, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per intervenuta prescrizione, ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 1, senza necessità di esaminare ulteriormente la fondatezza dei motivi di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/01/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANNA CRISCUOLO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr- BALSAMO ANTONIO che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione.
FATTO E DIRITTO
Con la decisione indicata in epigrafe la Corte di appello di Napoli, ha confermato in punt…

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