Cassazione penale Sez. II sentenza n. 52789 del 13 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52789PEN

Massima

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Il tentativo di violenza privata si configura quando la condotta dell'agente, pur non essendosi concretizzata in una costrizione effettiva, sia tuttavia finalizzata a costringere la vittima a un fare, tollerare od omettere qualcosa, con l'utilizzo di minacce e intimidazioni. Il criterio distintivo tra il delitto di violenza privata e quello di minaccia non risiede nella materialità del fatto, che può essere identico in ciascuna delle due fattispecie, bensì nell'elemento intenzionale: mentre per la sussistenza della minaccia è sufficiente l'esercizio di una generica azione intimidatoria, la violenza privata presenta un "quid pluris" sotto il profilo soggettivo, essendo la minaccia diretta a piegare la volontà altrui. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di violenza privata, è necessario che l'agente abbia agito con la specifica finalità di costringere la vittima a un determinato comportamento, non essendo sufficiente la mera azione intimidatoria. La valutazione della sussistenza di tale elemento soggettivo rientra nel merito della ricostruzione fattuale operata dal giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità se sorretto da una motivazione logica e coerente con gli elementi probatori acquisiti. Analogamente, l'accertamento dell'attendibilità delle dichiarazioni delle parti offese, effettuato dal giudice di merito sulla base di un'approfondita analisi critica, non può essere rimesso in discussione in sede di legittimità, salvo che non risulti viziato da manifesta illogicità o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1347/2013 CORTE APPELLO di CATANIA, del 08/03/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/09/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VERGA GIOVANNA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente al capo c) e rigetto nel …

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