Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23406 del 15 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:23406PEN

Massima

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Il medico incaricato di pubblico servizio che, senza giustificato motivo, rifiuti di visitare e prestare le necessarie cure a un paziente ricoverato in condizioni di emergenza, integra il reato di rifiuto di atti di ufficio di cui all'art. 328, comma 1, c.p. Tale reato si configura anche quando il medico, pur essendo stato sollecitato più volte a recarsi presso il reparto per visitare il paziente, si rifiuti di farlo, manifestando un atteggiamento di disinteresse e di disprezzo nei confronti del malato, e si allontani dal reparto senza procedere alla visita e alle cure necessarie, nonostante le condizioni di emergenza del paziente e l'obbligo di intervenire senza ritardo per ragioni di sanità pubblica. Il reato di rifiuto di atti di ufficio è un reato di pericolo, per cui la sua integrazione prescinde dall'esito concreto dell'omissione, essendo sufficiente la mera violazione dell'interesse tutelato dalla norma incriminatrice al corretto svolgimento della funzione pubblica. Pertanto, il medico non può sottrarsi all'obbligo di visita e di prestazione delle cure necessarie adducendo la discrezionalità tecnica del proprio operato, quando le condizioni del paziente richiedano un intervento immediato e non rinviabile per ragioni di tutela della salute pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15.04.2021 della Corte d'Appello di Catanzaro;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. VENEGONI Andrea, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' o il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni dell'avvocato (OMISSIS), difensore delle parti civili c…

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