Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23655 del 5 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:23655PEN

Massima

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La confisca obbligatoria di beni di cui all'art. 12-sexies della legge n. 356/1992 può essere disposta dal giudice dell'esecuzione anche in assenza di una precedente misura di prevenzione patrimoniale, purché risulti la mancata giustificazione della provenienza della somma utilizzata per l'acquisto e la sproporzione di tale somma rispetto ai redditi dichiarati dal proprietario. Ai fini della presunzione di illecita provenienza dei beni, è sufficiente che il proprietario formale risulti condannato per uno dei reati previsti dalla citata norma, a prescindere dal momento in cui sia iniziata la sua convivenza con il soggetto cui i beni sono in concreto riconducibili. Pertanto, la semplice circostanza che la convivenza sia iniziata in un momento successivo all'acquisto non esclude la confisca, qualora risulti che il bene fosse nella disponibilità del condannato già in epoca prossima all'acquisto, anche se non ancora convivente con il proprietario formale. In tali casi, il giudice deve valutare attentamente tutti gli elementi di fatto, senza limitarsi a considerare il solo dato della decorrenza della convivenza, al fine di accertare la riconducibilità effettiva del bene al soggetto condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giusepp - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI MILANO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 661/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 11/06/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LOCATELLI GIUSEPPE;

lette le conclusioni del PG Dott. VOLPE Giuseppe, che ha chiesto l'annullamento con rinvio.

RITENUTO IN FATTO

Il Procuratore generale richiedeva alla Corte di appello di Milano, in fun…

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