Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1310 del 16 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1310PEN

Massima

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Il concorso morale e materiale nella detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, nonché la partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, possono essere desunti da una pluralità di elementi probatori, quali: l'esistenza di una struttura gerarchicamente organizzata con ruoli e compiti definiti; il rapporto costante e continuativo con fornitori e acquirenti; la disponibilità di luoghi di stoccaggio e riunione; l'utilizzo di comunicazioni criptate; la reciproca assistenza tra i sodali; il comune senso di appartenenza all'organizzazione criminale. Tali elementi, anche se non tutti singolarmente decisivi, possono costituire, nel loro complesso, gravi indizi di colpevolezza, superabili solo con la prova contraria dell'assenza di un vincolo preesistente con i correi. Inoltre, la ripetuta commissione, in concorso con altri partecipi, di reati-fine dell'associazione può integrare l'esistenza di tali indizi, suscettibili di essere superati solo con la prova contraria dell'assenza di un vincolo preesistente con i correi. Infine, il fatto che l'associazione sia imperniata intorno a componenti della stessa famiglia non esclude l'esistenza della consorteria criminosa, in quanto i rapporti parentali o coniugali, sommandosi al vincolo associativo, rendono quest'ultimo ancora più pericoloso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. GIORGI Silvia - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. DI NICOLA T. Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/06/2022 del Tribunale del riesame di Roma;
visti gli atti, la ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere SABINA VIGNA Maria;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale GARGIULO Raffaele, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore di fiducia, avvocato (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FA…

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