Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24122 del 18 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:24122PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando l'agente, pur non avendo realizzato l'evento morte, ha posto in essere atti idonei e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte della vittima, essendo irrilevante l'entità delle lesioni effettivamente prodotte, in quanto la scarsa entità o l'inesistenza delle stesse possono dipendere da fattori indipendenti dalla volontà dell'agente. Ai fini della configurabilità del dolo di tentato omicidio, è sufficiente che l'agente abbia agito con la consapevolezza e la volontà di cagionare la morte della vittima, essendo irrilevante che egli abbia avuto di mira anche altri obiettivi, come quello di sottrarsi al controllo delle forze dell'ordine, purché abbia accettato il rischio di provocare il decesso della persona offesa. Pertanto, il dolo di tentato omicidio può assumere la forma del dolo alternativo, quando l'agente abbia previsto e voluto, indifferentemente, il ferimento o l'uccisione della vittima, senza che assuma rilievo la mancata contestazione di condotte analoghe nei confronti di altri soggetti presenti sulla scena del crimine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - Relatore

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
De.Gi. nato a B il (Omissis)
avverso la sentenza del 24/11/2023 della CORTE APPELLO di TORINO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO GALATI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ANTONIO BALSAMO che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito l'avvocato PE.CH. del foro di ASTI in difesa di De.Gi. che ha concluso chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 24 novembre 2023 la Corte di appello di Torino ha c…

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