Consiglio di Stato sentenza n. 2358 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:2358SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione edilizia per l'esecuzione di opere di trasformazione edilizia ed urbanistica su un'area deve essere preceduto da un'adeguata istruttoria e da una valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti, al fine di verificare la legittimità e la conformità dell'intervento edilizio rispetto alla normativa urbanistica vigente. In caso di contestazione della legittimità della concessione da parte di un soggetto terzo, il giudice amministrativo è chiamato a svolgere un sindacato di legittimità sull'operato della pubblica amministrazione, verificando la correttezza delle valutazioni effettuate e l'assenza di vizi procedimentali o di merito che possano inficiare il provvedimento impugnato. Qualora emergano profili di illegittimità, il giudice può disporre l'annullamento della concessione edilizia, ordinando alla pubblica amministrazione di riesaminare la questione nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento. Tuttavia, il giudizio amministrativo non può sostituirsi alle valutazioni discrezionali della pubblica amministrazione, ma deve limitarsi a verificare la legittimità dell'azione amministrativa, senza entrare nel merito delle scelte operate. Inoltre, il giudice può disporre l'adozione di misure istruttorie volte a chiarire la fattispecie concreta, al fine di consentire una decisione finale ponderata e rispettosa del contraddittorio tra le parti. In tale contesto, le trattative tra le parti finalizzate a una definizione bonaria della controversia possono rappresentare una soluzione alternativa e preferibile rispetto alla pronuncia giudiziale, purché siano rispettati i principi di legalità e di tutela degli interessi pubblici e privati coinvolti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE
Sezione Quinta
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 8742 del 1997, proposto dal sig. An. Lo., rappresentato e difeso dall'avv. Ca. Or. e dall'avv. Cl. Tr. elettivamente domiciliato presso lo Studio Pr. in Ro., via dell'Or. 84;
contro
G.B. s.r.l. rappresentata e difesa dall'avv. Ug. Fe. e dall'avv. Gi. Ci., elettivamente domiciliata presso il primo in Ro., via P.A. Mi. 78;
e nei confronti
della Ru. di Fr. s.r.l., non costituita in giudizio
per la riforma
della sentenza della Lombardia, Tribunale Amministrativo Regionale di Milano, Sez. II, del 23 aprile 1997 n. 525, resa tra le parti.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della Società appellata;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;
Visti gli atti tutti della causa;

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