Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8599 del 25 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:8599PEN

Massima

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Il danneggiamento di un'auto parcheggiata sulla pubblica via, con l'aggravante dell'esposizione alla pubblica fede, integra un reato perseguibile d'ufficio, per il quale l'intervenuta remissione di querela non determina l'estinzione del procedimento. Ai fini della contestazione dell'aggravante, è sufficiente che nel capo d'accusa siano contenuti gli elementi che la integrano, senza necessità di una specifica indicazione della disposizione di legge che la prevede o di una formula convenzionale, purché l'imputato sia posto nelle condizioni di espletare pienamente la propria difesa. Il principio di correlazione tra accusa e decisione impone che il giudice si pronunci sul reato così come contestato, senza poter ritenere estinto un reato perseguibile d'ufficio per effetto di una remissione di querela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.G.;

nel processo a carico di:

Ni. Ma. , n. il (OMESSO);

avverso la sentenza 21.12.2004 del Tribunale di Ancona, sezione distaccata di Jesi;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dr. Antonio Manna;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dr. Montagna Guido, che ha concluso per l'annullamento con rinvio dell'…

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