Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3712 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:3712SENT

Massima

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Il giudicato amministrativo, formatosi a seguito dell'annullamento di un provvedimento di recupero di somme indebitamente erogate, impone all'amministrazione l'obbligo di restituire le predette somme, senza che sia dovuta la corresponsione di ulteriori interessi e rivalutazione monetaria sulla somma da restituire, salvo che il ritardo nell'esecuzione del giudicato non sia imputabile all'amministrazione. L'amministrazione è tenuta a dare esecuzione al giudicato amministrativo, senza poter opporre ulteriori eccezioni o contestazioni, essendo il giudicato vincolante per l'amministrazione e preclusivo di ogni ulteriore valutazione nel merito della controversia. Il principio di effettività della tutela giurisdizionale impone all'amministrazione di dare tempestiva e integrale esecuzione al giudicato, senza che possano essere addotti motivi ostativi o dilatori. Il mancato adempimento dell'obbligo di esecuzione del giudicato entro un congruo termine può dar luogo alla responsabilità dell'amministrazione per danno da ritardo o da diniego di giustizia. Il giudice amministrativo, nell'ambito del giudizio di ottemperanza, può adottare misure idonee ad assicurare l'esecuzione del giudicato, anche mediante l'imposizione di penali o l'adozione di altri provvedimenti sostitutivi.

Sentenza completa

N. 06023/2012
REG.RIC.

N. 03712/2013 REG.PROV.COLL.

N. 06023/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6023 del 2012, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, piazza Mazzini, 27;

contro

Ministero della Giustizia, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l’esecuzione del giudicato

- relativamente alla sentenza del TAR Lazio, Sez. I, 3 maggio 2011, n. 4820.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del Ministero della Giustizia;

Viste le memorie difensive;

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