La mancata valutazione da parte del giudice di appello di una memoria difensiva che invoca l'applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. inficia la congruità e la correttezza logico-giuridica della motivazione della sentenza, in quanto tale omissione impedisce un adeguato esame di rilevanti spunti difensivi relativi alla sussistenza dei presupposti applicativi di tale causa di proscioglimento, la quale può essere rilevata d'ufficio dal giudice di secondo grado in ogni stato e grado del procedimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p. Ciò in quanto, pur non determinando una nullità ai sensi dell'art. 178 c.p.p., comma 1, lett. c), l'omessa valutazione di una memoria difensiva incide sulla congruità e correttezza logico-giuridica della motivazione, imponendo una congrua ed esaustiva argomentazione da parte del giudice di appello in ordine alla sussistenza o meno dei presupposti applicativi della causa di non punibilità invocata dalla difesa. La mancata motivazione su tale aspetto, dunque, determina l'annullamento della sentenza con rinvio per nuovo giudizio limitatamente alla valutazione della causa di non punibilità, ferma restando la conferma della pronuncia per il resto.