Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 8569 del 3 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8569PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione adottato dal Giudice per le indagini preliminari è impugnabile mediante reclamo al Tribunale, ai sensi dell'art. 410-bis c.p.p., ma la decisione del Tribunale su tale reclamo non è ulteriormente impugnabile con ricorso per cassazione, salvo il caso di abnormità dell'atto. Tuttavia, qualora la persona offesa non sia stata posta in condizione di partecipare al procedimento di reclamo, il sistema prevede il rimedio della richiesta di revoca del provvedimento adottato dal Tribunale in difetto di contraddittorio, in quanto tale vizio di partecipazione deve essere comunque rimediato, nonostante l'espressa previsione di non impugnabilità dell'ordinanza conclusiva. La richiesta di revoca va proposta dinanzi al giudice che ha emesso il provvedimento impugnato, non essendo ammissibile il ricorso per cassazione per denunciare l'illegittimità dell'ordinanza del Tribunale per vizi diversi dall'abnormità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 13/07/2020 del TRIBUNALE di CUNEO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLA BORRELLI;
riunito al presente procedimento quello recante il n. 29438/20 RG, per identita' oggettiva.
RITENUTO IN FATTO
1. Le ordinanze impugnate sono state pronunziate dal Giudice monocratico del Tribunale di Cuneo in data 13 luglio 2020 (nn. 28/20 e 29/20 trib recl) ed hanno rigettato i reclami formulati ai sensi dell'articolo 410-bis c.p.p…

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