Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43896 del 25 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:43896PEN

Massima

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Il reato associativo finalizzato al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche se privo di una struttura organizzativa rigida e gerarchica, può configurarsi quando vi sia la prova di un vincolo associativo tra più soggetti, i quali, secondo uno schema operativo consolidato e reiterato nel tempo, si adoperino per organizzare l'ingresso illegale di stranieri nel territorio nazionale, anche attraverso la commissione di reati strumentali quali la contraffazione di documenti e la sostituzione di persona, con il fine di trarne un ingiusto profitto. La competenza territoriale per tali reati, quando non sia possibile individuare con certezza il luogo di commissione del reato più grave, deve essere determinata in base al criterio suppletivo di cui all'art. 9, comma 3, c.p.p., ossia il luogo in cui ha sede l'ufficio del pubblico ministero che per primo ha iscritto la notizia di reato. Il mancato rispetto del termine di cui all'art. 128 c.p.p. per il deposito della motivazione di un provvedimento cautelare non comporta la perdita di efficacia della misura, trattandosi di un termine meramente ordinatorio, non correlato ad alcuna conseguenza processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 122/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 04/02/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPRIOGLIO PIERA MARIA SEVERINA;

sentite le conclusioni del PG Dott. MAZZOTTA Gabriele, di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 4.2.2013 il Tribunale di Catania, investito ai sensi dell'articolo 309 c.p.p., confermava l'ordinanza di custodia cautelare …

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