Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3146 del 23 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:3146PEN

Massima

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Il possesso di beni di interesse storico e archeologico, anche in assenza di una consapevolezza piena del loro valore da parte del detentore, integra il reato di impossessamento illecito, in quanto la natura e la quantità del materiale rinvenuto sono di per sé idonee a far presumere la consapevolezza della illiceità della condotta. Il giudice, nel determinare la pena, deve tenere conto di tutti gli elementi a favore dell'imputato, ma la sanzione irrogata rimane comunque congrua e proporzionata alla gravità del fatto, al danno arrecato allo Stato e alla collettività, nonché alla rilevanza dei beni detenuti, senza che la Corte di Cassazione possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, purché questa sia sorretta da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

imputato Decreto Legislativo n. 42 del 2004, articoli 10, 91 e 176.

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Roma del 15.1.13;

Sentita la relazione del cons. Dott. MULLIRI Guicla;

Sentito il P.M., nella persona del P.G. Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto una declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Vicenda processuale e provvedim…

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