Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1335 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1335SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di un manufatto edilizio realizzato senza autorizzazione perde efficacia a seguito della presentazione di una domanda di condono edilizio, in quanto l'amministrazione è tenuta a riesaminare la fattispecie e a pronunciarsi sulla richiesta di sanatoria, con conseguente traslazione e differimento dell'interesse ad impugnare verso il futuro provvedimento che eventualmente respinga la domanda di condono. In tale ipotesi, il ricorso avverso l'ordine di demolizione deve essere dichiarato improcedibile, salvi i successivi provvedimenti dell'amministrazione in sede di definizione dell'istanza di condono. La presentazione della domanda di condono edilizio comporta la sospensione del procedimento sanzionatorio e la necessità per l'amministrazione di riesaminare la fattispecie, con conseguente traslazione dell'interesse ad agire verso il provvedimento finale che decida sulla richiesta di sanatoria. In tale contesto, il ricorso avverso l'ordine di demolizione deve essere dichiarato improcedibile, in attesa dell'esito del procedimento di condono. L'esercizio della facoltà straordinaria di condono edilizio determina la perdita di efficacia del provvedimento repressivo, in quanto l'amministrazione è tenuta a sostituirlo con il permesso di costruire in sanatoria o con un nuovo procedimento sanzionatorio, previo completo riesame della fattispecie. Ciò comporta la traslazione e il differimento dell'interesse ad impugnare verso il futuro provvedimento che eventualmente respinga la domanda di condono, con conseguente dichiarazione di improcedibilità del ricorso avverso l'ordine di demolizione.

Sentenza completa

N. 04842/1992
REG.RIC.

N. 01335/2013 REG.PROV.COLL.

N. 04842/1992 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4842 del 1992, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso, per mandato a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), presso il cui studio in Ischia (Na) è eletto domicilio e pertanto, ex art. 25, comma 1, cod. proc. amm., da intendersi domiciliata per gli atti e gli effetti del presente ricorso presso la segreteria di questo Tribunale, in Napoli, Piazza Municipio;

contro

Comune di Lacco Ameno, in persona del sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell’ordinanza prot. n. 1886 del 26 febbraio 1992, notificata il succe…

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