Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37615 del 9 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37615PEN

Massima

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Il diritto di impugnazione del provvedimento giurisdizionale è subordinato alla permanenza dell'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso, il quale viene meno quando il condannato abbia già espiato integralmente la pena, senza che egli abbia manifestato specificamente e motivatamente un interesse attuale a coltivare l'impugnazione. In tal caso, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso per cassazione non comporta l'applicazione di provvedimenti accessori di condanna, in quanto il venir meno dell'interesse è determinato da una ragione non imputabile al ricorrente. Pertanto, la Corte di cassazione, nel dichiarare inammissibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, non può condannare il ricorrente alle spese del procedimento né al pagamento della sanzione pecuniaria in favore della cassa delle ammende, in adesione alla consolidata giurisprudenza di legittimità in materia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 3219/2014 TRIB. SORVEGLIANZA di VENEZIA del 06/05/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del dott. PINELLI Mario, che chiedeva dichiararsi l'inammissibilita' o, in subordine, il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Con ordinanza del 06/05/2015 il Tribunale di sorveglianza di Venezia l'istanza di concessione d…

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