Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7736 del 16 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:7736PEN

Massima

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Il delitto di partecipazione ad associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. si configura quando l'imputato dimostri, attraverso condotte concrete e significative, il suo inserimento stabile e consapevole nell'organizzazione criminale, contribuendo al mantenimento in vita, all'operatività e allo sviluppo della stessa. Il vincolo associativo mafioso si caratterizza per la forza di intimidazione derivante dal metodo mafioso, la condizione di assoggettamento e di omertà che ne consegue, nonché per la capacità di condizionare le attività economiche e la vita pubblica del territorio di riferimento. L'aggravante della disponibilità di armi da parte dell'associazione mafiosa ex art. 416-bis, comma 4, c.p. è configurabile anche in assenza di una prova specifica della consapevolezza del singolo partecipe circa tale disponibilità, essendo sufficiente il dato notorio che le associazioni mafiose si avvalgono abitualmente di armi per realizzare i propri programmi criminosi. Il giudizio sulla concessione delle circostanze attenuanti generiche ex art. 62-bis c.p. per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. deve tenere conto della particolare gravità del reato, in ragione della sua pervasività e della capacità di condizionamento dell'ambiente sociale, anche in assenza di precedenti penali dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto Lui - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduard - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/07/2016 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EDUARDO DE GREGORIO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. SPINACI SANTE che ha conclus…

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