Nel procedimento di prevenzione di cui all'art. 1 L. 31 maggio 1965 n. 575, modificato dall'art. 13 della L. 13 settembre 1982 n. 464, gli elementi che giustificano il convincimento dell'appartenenza del soggetto ad una delle associazioni criminose ivi previste possono essere costituiti da un complesso di acquisizioni probatorie che, pur senza essere idonee a sfociare in un convincimento di certezza o anche di elevata probabilità (necessari per la sentenza di condanna o per il rinvio a giudizio dell'indagato in relazione al delitto di cui all'art. 416 bis cod. pen.), sono idonee a giustificare, sul piano razionale ed empirico, il sospetto che il soggetto, nei cui confronti è stata proposta l'applicazione della misura di prevenzione, appartenga all'organizzazione criminosa. I sospetti e le presunzioni devono essere saldamente ancorati ad elementi di fatto, aventi un sicuro valore sintomatico della condotta abituale e del tenore di vita del soggetto, storicamente accertati ed oggettivamente verificabili, in modo da escludere valutazioni soggettive ed incontrollabili da parte dell'autorità proponente e non siano smentiti o contraddetti da elementi di prova di segno opposto, acquisiti agli atti o provati dall'interessato.