Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29309 del 19 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29309PEN

Massima

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Il concorso dell'imputato nell'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di falso, ricettazione, contraffazione e truffa può essere desunto da una pluralità di elementi probatori, quali la reiterata partecipazione agli illeciti, la disponibilità continuativa nel tempo, la percezione di compensi fissi, le dichiarazioni di altri concorrenti e il rinvenimento di documenti riferibili all'imputato presso le abitazioni degli altri sodali, i quali, nel loro complesso, dimostrano il pieno inserimento dell'imputato nell'associazione criminosa, a prescindere dal fatto che qualche altro concorrente abbia dichiarato di non conoscerlo. La concessione delle attenuanti generiche, invece, è rimessa alla discrezionalità del giudice, il quale può legittimamente negarle in ragione della negativa personalità dell'imputato, desunta dai suoi precedenti penali reiterati e ravvicinati, nonché dalla gravità degli specifici episodi delittuosi accertati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza n.1306/2010 della Corte d'appello di Palermo, sezione 2 penale, in data 16.5.2011;

Sentita la relazione fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Mirella Cervadoro;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dr. Aniello Roberto, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza…

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