Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39074 del 24 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39074PEN

Massima

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Il sequestro probatorio eseguito dalla polizia giudiziaria nel corso di una perquisizione delegata dal pubblico ministero, che demandi alla discrezionalità degli operanti l'individuazione e la qualificazione dei beni come corpo e/o pertinenza del reato, è inammissibile l'istanza di riesame da parte dell'interessato, potendo lo stesso attivare a sua tutela l'opposizione al giudice per le indagini preliminari prevista dall'articolo 263 c.p.p., comma 5. Qualora il pubblico ministero non restituisca d'ufficio i beni sequestrati, ai sensi dell'articolo 355 c.p.p., comma 2, l'interessato può avanzare al medesimo la relativa istanza, con facoltà di proporre opposizione al giudice per le indagini preliminari contro l'eventuale diniego, potendo, in caso di ulteriore rigetto, successivamente proporre ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L - Presidente

Dott. FIANDANESE Fran - rel. Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Caltanissetta, in data 1 aprile 2014;

Visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il ricorse.

Sentita in camera di consiglio la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

Sentito il pubblico ministero in persona del sostituto procuratore generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO

Il Tribun…

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